Una Questione Di Stile

La Nuova Mostra di MBU-69

Attraverso Binario7, ancora una volta lo space concept Ferrovie Creative diventa protagonista dell’arte contemporanea: apre infatti sabato 21 dicembre il progetto UNA QUESTIONE DI STILE, one shot event a cura di Francesco Mutti del fantomatico artista italiano MBU-69. Tra i più talentuosi esponenti della corrente Neo Pop internazionale, MBU-69 ha dalla sua una scelta espressiva unica che si fonda sulle molteplici possibilità neo-narrative e artistiche possedute dall’illustrazione occidentale di grande firma. Con i lavori selezionati dalla sua produzione, quelli realizzati ad hoc per Binario7 e una sezione del tutto speciale legata all’illustrazione erotica degli ultimi quarant’anni disinibita e accattivante, MBU-69 reinterpreta i grandi maestri del disegno italiano, da Guido Crepax a Milo Manara, da Sergio Zaniboni a Tiziano Sclavi, da Fernando Fusco a Luciana e Angela Giussani, da Magnus a Mauro Boselli, Stefano Casini e molti altri. Grandi lavori tratti da edizioni speciali e dalla collezione privata dell’artista che egli seziona, sacrificandola senza possibilità di appello, con diligente sapienza: da TEX e Dylan Dog a Nathan Never e Diabolik; ma anche interventi su strisce storiche di Batman e Superman nonché sull’eccellenza del fumetto erotico e provocante occidentale, con celebri brani tratti da Valentina e Miele. Scene piccanti celate dietro il mito dell’eroe, donne bellissime e dal fascino assoluto e uomini figli di un’epoca senza timori, simbolo di un’Italia che aveva in sé il germoglio del cambiamento.

A questo contesto, MBU-69 applica la propria inconfondibile firma, un nuovo e sovversivo taglio narrativo che si sviluppa mediante la complessa tecnica del ri-collage: cioè la riconfigurazione di ciascuna tavola originaria in bianco e nero come tessuto strutturale imprescindibile e indipendente dal passato, basata sulla propria identità di collezionista in tal senso e forgiata su una personale riflessione sul sacrificio (MBU-69 non utilizza fotocopie ma solo i propri originali storici, compiendo una selezione invasiva che è irreversibile). A ciò si aggiunge l’inserzione della singolarità del colore primario come puro suggerimento orientativo nello sviluppo letterario della nuova storia; mentre alla fine legatura è consegnato il simbolo di aggregante materico e, dunque, culturale oltre che avvallo statico delle intere composizioni.

Le opere resteranno negli spazi di Ferrovie Creative per una due giorni intensa e del tutto eccezionale: due giorni nei quali la forza espressiva nuova e dirompente di MBU-69 farà saltare tutti gli schemi, tra uno sguardo allo stile italiano più puro e uno al sottile confine segnato dalla dimensione erotica dei propri protagonisti. Binario 7 è un contenitore polivalente che il suo creatore Alberto Setti ha pensato per dare forte impulso all’arte contemporanea, intesa quale valore essenziale e imprescindibile del sistema sociale: in questo senso la collaborazione con MBU-69 segna un ulteriore passo avanti nei confronti di un contemporaneo giovane, efficace e italiano. Un contemporaneo che è già sulla bocca di tutti.

MBU-69 – UNA QUESTIONE DI STILE a cura di Francesco Mutti, 21-22 dicembre 2019, Ferrovie Creative – Binario7, via Due Ponti 25, carpi (MO). Opening: sabato 21 ore 17:00. Orari domenica: 10:00-19:00.

Ecco come nacque il Ricollage

Tutti nella. nostra vita avremmo voluto cambiare qualcosa, una decisione una scelta, un no troppo frettoloso.. un ritardo… ma ad oggi sembra non essere possibile…
 
Certo nella vita reale questa regola sembra persistere, ma nel mondo dei fumetti? Li tutto è possibile….
 
Ecco come è nato il Ricollage ovvero la rimodulazione della storia…
Lo stravolgimento della narrativa… una nuova storia….
 
Era un giorno piovoso di inverno e avevo appena finito di leggere quel Dylan Dog ma non mi era piaciuto per niente… mi aveva dato la sensazione simile a quando il Re Vega morì per mano di Goldrake… per tutte le puntate speravamo che lo uccidesse, che lo annientasse, che lo facesse fuori e non ci riusciva mai.. e poi… finalmente Eccolo Vega e morto!!!  E’ morto… e adesso?
 
Trauma……… Eppure era quello che tutti volevamo, ma da quel momento Goldrake non sarebbe più stato lo stesso….
 
Adesso la medesima cosa mi stava accadendo col quel fumetto… e NO!!!!  Mi sono detto qui posso cambiare le cose…
 
Con enorme pazienza l’ho ritagliato, ed ho eliminato le parti che non mi piacevano, ricomponendolo successivamente su una tela pittorica incollandolo sopra con la tecnica del collage…
 
Ma questo non era un semplice collage era molto di più ovvero io avevo riscritto la storia… Avevo sfidato le leggi del tempo ero diventato lo sceneggiatore e il Regista di una nuova storia reinterpretandola completamente a mio gusto…
 
Successivamente con il colore ho iniziato a sottolineare le parti che a me piacevano di più iniziando da prima con l’oggetto ricorrente all’interno della vignetta, la camicia gialla di Tex quella Rossa di Dylan la luna sullo sfondo ecc
 
Ma… mancava qualcosa quel qualcosa era chiudere la storia rilegarla così come si fa con un libro.. L’intento era quello di riuscire a fermarla, congelarla così come io l’avevo vista e quindi ho iniziato a bucare il telaio e a far passare un filo di canapa naturale da parte a parte però senza mai interromperlo un unico filo, che non solo conteneva la storia ma addirittura formava nuove vignette e li mi sono accorto che con quella disposizione era quasi impossibile che il lettore del quadro avesse la stessa chiave mia di lettura o del precedente o del successivo… Lettore… MI ero appena accorto che Ognuno avrebbe potuto riscrivere la propria storia, singolarmente iniziando a leggerla dal basso verso l’alto da sinistra a destra o viceversa
 
.. Era appena nato il Ricollage
 
Successivamente con il tempo ho affinato la tecnica colorando i fili di canapa con colori Vinilici per far risaltare la rilegatura… Poi sono state apportate delle migliorie come ad esempio i piccoli passacorda che vengono messi nel foro per far scorrere meglio il movimento naturale del filo e le fascette contenitrici per mantenere il filo sempre ben teso.
 
La particolarità del Ricollage oltre a quelle sopra descritte è il retro dell’opera che è a sua volta un’opera a parte con l’inserimento della copertina del fumetto utilizzato, oltre le citazioni e il numero progressivo di archivio, ma sopratutto il filo ininterrotto crea sul retro un altra opera e proprio per questo i quadri di MBU -69 vengono collezionati senza cornici ne supporti, proprio per poter lasciare una libera interpretazione da parte del collezionista che può incorniciarlo oppure no che può racchiuderlo in una scatola di plexiglass e vetro, l’importante è che si riesca na leggere tutti i lati dell’opera perché sia il fronte che il retro ma anche i bordi sono importanti da vedere per godere a pieno l’ opera.
 
Durante le mostre è bellissimo notare come il primo approccio sia quello del ricordo ovvero si vedono i settantenni che si avvicinano verso Tex Rintintin Pecos bill ecc i sessantenni sono attratti da Diabolik e i cinquantenni si dirigono immediatamente verso Dylan Dog o Nathan Never… Passato il primo approccio puramente sentimentale l’avventore inizia a cercare di comporre la storia, e qui che si ricorda il fumetto cerca di ricomporla come era l’originale faticando a trovare i vari tasselli che invece non ricorda o non conosce il fumetto tenta di comporne una nuova… Capita spesso che il collezionista si perda all’interno del Ricollage e dopo mesi o addirittura anni che possiede l’opera riesca a trovare ancora situazioni nuove che prima non aveva mai notato..
 
Molta curiosità ma iniziale imbarazzo viene dai Ricollage fatti con i fumetti erotici sia anni 70 che contemporanei con Manara Crepax
da notare che su instagram di MBU-69 sono i più gettonati…
 
Per le storie utilizzo fumetti particolari ovvero primi numeri, storie speciali o numeri passati alla storia, spesso sono fumetti miei ma anche acquistati da altri collezionisti che a primo impatto si irrigidiscono nel pensare il loro fumetto ritagliato, ma poi una volta finita l’opera non è raro che la vogliano collezionare loro stessi…
 
La non riconoscibilità dell’artista ne l’utilizzo della sua immagine fisica non è una situazione alla Banksy, tutt’altro è solo un nascondere la propria identità per non svelare al mondo colui che conosce di persona Diabolik, Batman, Superman, Tex e tutti gli altri…

Con o senza Manara

Indiscutibilmente un grande Maestro del fumetto erotico Italiano e ben oltre… E non è difficile notare l’apprezzamento dei miei lavori di ricollage eseguiti con le sue tavole, rispetto a tutti gli altri disegnatori…

La cosa devo essere sincero mi stupisce molto ma ne farò tesoro..

Il Ri-Collage e la doppia Opera

Un Collezionista di MBU-69 durante una visita privata nel suo studio quando ha visto per la prima volta le opere dal vero, ha esclamato: Questa è una doppia opera d’Arte potrebbe essere appesa benissimo anche al contrario… Ed è proprio per questo che l’Artista lascia al collezionista tutta la libertà di appendere una delle sue opere direttamente al muro, posizionata su un supporto come se fosse una scultura o inglobata in un plexiglas in modo da poterla godere in tutti e 3 i suoi lati Artistici